I FANTASTICI 4 DEL VINO. Martedì 8 dicembre: PODERI GIROLA

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Il mese di dicembre avanza, e con lui anche i nostri martedì dedicati ai vini. In un attimo eccoci giunti all’8 dicembre, una festa dell’Immacolata che vede come protagonisti i nostri secondi FANTASTICI 4: PODERI GIROLA.
Li abbiamo già incontrati qualche settimana fa: in una fredda sera di novembre, ci siamo scaldati con il Grignolino di Girola, gustato sentendo i racconti (e gli aneddoti) di Stefano nel poetico sfondo del Bistrot Turin di Fabrizio. Un quadro d’altri tempi: perché ad ascoltare racconti del passato, a bere non vini ma storie, a sorridere sul perché e sul per come di certe scelte di vita, si fa un salto nel tempo… Come rane su uno stagno…

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La cornice di oggi è diversa: siamo sempre nella fredda Torino, questa volta in un freddo pomeriggio di dicembre. E a scaldarci ci pensa un bel bicchiere di Chardonnay di Girola, o forse due bicchieri: “Attenta Chiara, che ti abbiamo portato anche lo Spumante” mi dice Alberto timidamente. Un pomeriggio effervescente insieme a Stefano il re del Grignolino (definizione mia, non me ne voglia Stefano detto Stuz!) e Alberto, l’altro re del Grignolino nonché cugino di Stefano, l’anima più commerciale dell’azienda.

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Parliamo di vini in mezzo alle migliaia di bottiglie di SIGNORVINO, meravigliosa enoteca e wine bar a fianco de La Rinascente (http://www.signorvino.com/it, Via Lagrange 13, Torino): entri e sei travolto da fiumi di etichette da tutta Italia, ti addentri nel negozio e scopri una zona degustazione/ristorante dove la gentilezza dei collaboratori e sommelier vi farà sentire a casa. Chiedete di Chiara: bionda, entusiasta e dotata di ottimi consigli in materia di vini (riuscirebbe a far bere a un francese un bel Superiore di Cartizze al posto di una flûte di Champagne!).
Ci sediamo: io, Stefano e Alberto, a parlare di Natale e progetti futuri. In ogni caso, sarà un Natale all’insegna dei Poderi Girola.

Perché li abbiamo scelti?

Ecco che oggi nordfoodovestest vuole conciarvi per le feste. Come? Proponendovi le quattre perle dei Poderi in abbinata a quattro piatti: una sorta di menu natalizio, in grado di rispettare la tradizione con un pizzico di tocco personale. Niente di impossibile o contorto: qualcosa di semplice per un 8 dicembre, una Vigilia o semplicemente per una domenica in famiglia. Perché in fondo può essere Natale tutti i giorni: intorno a un tavolo, a sorridere del passato o ridere pensando al futuro, assaporando una buona bottiglia con al proprio fianco le persone del cuore. Il vino ha proprio questa caratteristica: condensare in sé la gioia della condivisione, il mistero della tradizione, l’entusiasmo per l’ignoto.

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Io qui, seduta al tavolo Sangiovese di Signorvino (divertente questo fatto che ogni tavolo abbia il nome di un vitigno! La scorsa volta ero seduta al tavolo Nosiola. Bisognerebbe creare un oroscopo dei vini a questo punto!), mi concentro sul bel perlage dello Spumante Girola: quel perlage ha in sé la storia di Alberto e Stefano, cugini entusiasti che hanno scelto di mettere le mani in vigna e regalarci prodotti di qualità e fatti con il cuore. Proprio concetrandomi su questo perlage che mi incanta, penso che  per quanto mi riguarda  le feste non sono feste senza un bel Porto LBV e un buon Cartizze (sì, sempre quel Cartizze che Chiara propone ai francesi!), ma questa volta aggiungo anche un bel Grignolino Girola. E uno Chardonnay che mi spenderò molto bene proprio per il pranzo della Vigilia.
Perché andare a cercare altrove? Lo Spumante Brut, Pinot nero e Chardonnay dal giallo paglierino chiaro, sa di storie e di vita, e già mi immagino il giorno di Natale, a dividere quel vino con mia nonna e una fetta di pandoro o torta di mele fatta in casa. E mi dico e ripeto che le piccole gioie della vita coincidono con i grandi prodotti della terra messi al servizio dell’uomo, affinché l’uomo possa condividerli e gustarli in pieno.

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Veniamo al menu, semplice, casalingo (o come dicono gli spagnoli, casero: definizione che io amo), fatto di piatti assaggiati più volte, ma con il tocco in più dei vini Poderi Girola, giovani artigiani del vino del Monferrato che stanno investendo la loro vita in una passione che è un lavoro ma prima di tutto una vocazione: trasferirci con genuinità i sapori e tesori del territorio. Bravi i nostri Stefano e Alberto.

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Iniziamo dal MANSECO: uve 100% Chardonnay muscat, fruttato (la mela e i fiori d’acacia spiccano senza prepotenza: il vino è delicato, fine. Direi romantico). Ideale da aperitivo ma non solo, inizio il pranzo proprio insieme a lui e a dei vol au vent alla fonduta con granella di pistacchi, da servire caldi. Spicca la grassezza e anche untuosità della sfoglia, unita alla forte tendenza dolce del formaggio e alla sua intrinseca aromaticità. Il pistacchio mi regala una bella croccantezza. Il vino è secco e abbastanza morbido, avvolge il vol au vent asciugando leggermente la buona struttura dell’antipasto. Il risultato è un inizio pranzo immersi nel dolce salato, in una terra di confine che mi porta in Val d’Aosta con la fontina, in Francia con la pâte feuilletée, per arrivare alla calda Sicilia con i pistacchi di Bronte.

Sogno o son desta?

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Passiamo al SANPIETRO, il Grignolino Poderi Girola che è anche il loro marchio di fabbrica. Morbido e dal tannino elegante, dotato di discreta persistenza, porta con sé aromi floreali e speziati di pepe bianco confermati poi nell’assaggio. Lo avvicino a un piatto tipicamente piemontese, complesso nella sua semplicità: plin burro e salvia. Non così facili da preparare, ma dai sapori di una volta. E le feste sono tutto questo: tornare indietro guardando avanti. Con umiltà ed estrema sapienza. Una sinfonia di gusto. Consiglio il burro di Crodo, della Val d’Ossola: solo lui è in grado di avvolgere il piatto e renderlo il re incontrastato di tutto il menu.

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La SOSSÀLA prende il nome dal cru più antico di casa Girola. Barbera di classe vinificato in acciaio e invecchiato un anno in bottiglia, sprigiona un bel bouquet di frutti rossi, con leggeri sentori speziati di marasca all’assaggio. Un vino che può regalare piacevoli soddisfazioni con un bel brasato con riduzione al balsamico. Piatto strutturato con vino strutturato, entrambi dotati di buona persistenza. Amo accompagnare quella corposa salsina con un po’ di pane abbrustolito di farina di mais. Una delizia.

Spumante_Brut_MONTAGGIO-84x300Dulcis in fundo. Giungiamo al termine di questo viaggio dei piaceri e nei piaceri con lo SPUMANTE BRUT Poderi Girola. Secco e sapido, lo servo con un tagliere di noci, uvetta e Murazzano DOP, formaggio di latte ovino, spesso integrato con vaccino, della provincia di Cuneo, e un assaggio di miele, pepe rosa e BRA DOP. Un buon fine pasto che ci predispone a un dolce gratificante e dai sapori forti: una millefoglie marsalata, ovviamente sempre casera. Ottima se preparata con il Marsala Superiore Dolce delle Cantine Pellegrino: tanta buona vaniglia, perfetto anche con dolci da forno e formaggi piccanti a pasta dura.

Terminiamo questo pranzo con la consapevolezza che i vini Poderi Girola ci accompagneranno per le feste e non solo. Le etichette di Stefano e Alberto rispecchiano la loro eleganza e professionalità; gli aromi dei loro vini ci conducono in posti lontani; i sapori affondano i nostri piaceri in porti sconosciuti, dove non c’è tempo per attraccare con la barca, ma solo la necessità più intima e irruente di navigare, assorbendo di continuo il piacere della scoperta e il beneficio della meraviglia!

Da provare, per Natale, a Natale, dopo Natale.
Bravi Poderi Girola!

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  • CONTATTI

Poderi Girola http://www.poderigirola.it/  Stefano 333.2004697; Alberto 333.2234595  http://info@poderigirola.it

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