Proviamo ad afferrare ciò che pensiamo possa farci del bene. Cerchiamo di non perdere la bellezza ma teniamola stretta come gli aquiloni; e a volte, se il vento tira forte e l’aquilone vola via, ringraziamo anche per quello: è il nostro piccolo dono di generosità al cielo…
Non c’è creatura più pura, più immateriale e simbolica della colomba bianca.
Per le sue implicazioni bibliche che la vedono portatrice di pace fra Dio e l’umanità, per il suo candore e la sua immateriale presenza legata all’aria, la colomba è nel nostro immaginario l’espressione della purezza e del gesto benaugurante di rinascita interiore, della primavera e quindi della Pasqua.
Rinascita per ricordarsi di volersi bene e voler bene; rinascita per aprire gli occhi intorno e prendere forza da fiori e natura; rinascita e quindi regalarsi il tempo per una carezza, un libro e anche qualcosa di immensamente goloso…
Come la COLOMBA ARTIGIANALE AL PISTACCHIO dei miei amici siciliani SCIARA: lievito madre, farina, zucchero, burro, uova, un pizzico di sale, e poi la lunga attesa della giusta lievitazione, la cottura, e infine la glassatura con cioccolato bianco e granella di pistacchio. E la crema di pistacchio? Quella è a parte, così nessuno litiga e ne può aggiungere quanta ne vuole (però doveroso condividere il barattolino!)
Un vero gioiello pasquale, da condividere, ritualmente, nei giorni più radiosi della primavera, come una gioiosa, morbida e gustosissima allegoria di dolcezza, serenità e sano piacere!
Dove acquistare: Le colombe artigianali di Sciara
Potete scegliere tra sette tipologie differenti, anche con mandorle, nocciole e senza latte (sul blog ve le avevo raccontate qui!).