Soupe champêtre. Crema bicolore di funghi e zucca con crostini di sfoglia

Non è facile camminare da solo nella campagna, senza meditare su qualcosa…

[C. Dickens]

Soupe champêtre.

Che se dici “zuppa campagnola” o, peggio ancora, “campestre” sembra una di quelle minestre tristi di fagioli e pastina piuttosto insapori o congelate. Se però  dici soupe, già la musica cambia. Non vi sembra che sia qualcosa di salutare e gustoso insieme, elegante e raffinato, delicato ma ricco di sapore? Soupe… Anche un brodo di cipolla si può nobilitare se lo chiami soupe, e la musica cambia ancora di più se quella soupe la arricchisci con champêtre. Mi vengono in mente le atmosfere fiabesche, dove la vecchietta che abita nella più isolata casa in legno del bosco, dopo averci malamente accolto, ci offre il meglio che ha: una zuppa appunto, ma non un zuppa qualsiasi, una Soupe champêtre. Che per prepararla ci ha messo settimane: ha raccolto prima i funghi, poi è andata nel suo orticello magico dove ha preso zucca, cipolle ed erbe aromatiche; è scesa in cantina e ha trovato vino e pane. E si è messa lì, paziente e lenta, con il suo pentolone dai tanti fumi, a preparare la zuppa migliore mai mangiata.

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Ispiriamoci ai boschi, facciamo finta che le cose siano un po’ più poetiche di quello che sono, la poesia è nelle cose ma la mette anche chi la vede e noi vogliamo provare a vedere con gli occhi della favola. Scaldiamo il nostro calderone, tra fumi e legni, profumate cipolle e vini invecchiati. Alimentiamo sogni e stomaco con un po’ di sana fantasia, un po’ di sana bellezza, un po’ di sana bontà. E prepariamo la nostra sfiziosissima Soupe champêtre.

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SOUPE CHAMPETRE. CREMA BICOLORE DI FUNGHI, RADICCHIO, ZUCCA E CROSTINI DI SFOGLIA AI SEMI

Protagonista: la vecchietta del bosco che prepara. Ma anche un brodo granulare biologico SAN MARTINO che, senza strani (e dannosi) insaporitori e con ingredienti tutti biologici, aggiunge un gusto genuino alle nostre preparazioni.

Ingredienti per 4 persone

100 g di funghi misti; 1 cespo di radicchio; 2 cipolle; 300 g di zucca; olio evo; sale e pepe q.b.; 2 cucchiaini di brodo granulare vegetale biologico San Martino; un pizzico di paprica affumicata La Chinata; 1/2 bicchiere di vino bianco; 1/2 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 2 cucchiaini di pomodoro concentrato; semi misti; erbe aromatiche; 1 cucchiaio di granella di pistacchio Sciara.

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Preparazione

  • In una padella, far andare la zucca precedentemente pulita e ridotta a cubetti, insieme con la cipolla tagliata fine, 1/2 cucchiaio di olio e un pizzico di sale e pepe. Aggiungere due mestoli di brodo bollente (fate sciogliere il granulare nell’acqua) e la paprica. Cuocere per una ventina di minuti.
  • In un’altra padella, far insaporire qualche minuto l’altra cipolla tagliata fine in 1/2 cucchiaio di olio, sale e pepe e aggiungere i funghi. Sfumare col vino e aggiungere dopo un mestolo di brodo. Cuocere per una decina di minuti e solo in ultimo aggiungere il radicchio tagliato grossolanamente
  • In un frullatore a immersione, ridurre in crema prima un preparato e poi l’altro e tenere da parte
  • Nel frattempo preparate dei crostini di sfoglia: tagliate dei quadratini irregolari (circa 3 cm per lato), copriteli con un po’ di concentrato di pomodoro, i semi misti (girasole, lino, canapa), erbe aromatiche e un giro d’olio. Con la sfoglia rimasta, tagliate dei rettangoli larghi 2 cm e lunghi 8, spennellateli con olio e copriteli con i semi. Avvolgeteli intorno a dei coppapasta circolari. Infornate il tutto a 180° per 25 minuti
  • Quando servite, formate una base circolare di crema di zuppa, al centro create un cerchio più piccolo di crema con i funghi . Coprite con l’archetto di sfoglia e due crostini. Ultimate con della granella di pistacchio.

Prodotti

SAN MARTINO

SCIARA PISTACCHIO

LA CHINATA

Posata MEPRA

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