LA MIA CUCINA ALTOATESINA con Canederli agli spinaci, pesto e acciughe piccanti

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stefano cavada ricetta

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Rivivo emozioni saltellando da un luogo all’altro con la stessa curiosità e felicità di quest’estate. 

Südtirol Quando ho letto il cartello sulla strada, ho iniziato a provare un senso di gioia dentro incredibile, propria di chi finalmente può tornare a parlare un po’ di tedesco pur rimanendo in Italia.

Felicità. Come la funivia presa a Sesto per andare a Monte Elmo – forse la mia prima funivia – e arrivati sopra fare colazione con Spritz e Speck.

Indimenticabile. Come il pranzo altoatesino straordinario al ristorante Lanterna Verde-Grüne Laterne – forse un cervo così con i mirtilli e i finferli non l’avevo mai assaggiato -, come quella passeggiata nel verde dove non c’era nessuno, solo mucche e il negozio di formaggi. E poi la mia prima volta a San Candido che se solo potessi mi comprerei una casettina lì, e ogni mattina andare dal mio amico Tito il Maso dello Speck a comprare il carpaccio di carne salada. E poi le Tre Cime o 3 Zinnen che tutto dominano e hai le sensazione che da un momento all’altro quelle montagne possano rivolgersi a te, salutarti e raccontarti la loro storia.

Toccante. Come il Lago di Caldaro, come Appiano o Eppan – un po’ delle mie origini arrivano da qui e da Appiano, che è anche il cognome di mia mamma – quella chiesa medievale di St Jakob in Kastelaz che si erge maestosa e immensa in mezzo alle vigne. E quelle cantine, una dopo l’altra, come costellazioni di nettare divino, Novacella, il pino mugo e i legno di cirmolo; le capre, i crauti, i ruscelli e il Bombardino.  Fino a quando giungi al Lago di Braies, dove impari che spesso ciò che sembra finto in realtà è magicamente reale: quello è il miracolo della natura nella sua essenza più profonda…

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LA MIA CUCINA ALTOATESINA mi ha riportato alla mente, anzi al cuore, tutto questo. Stefano Cavada riunisce sempre le sfaccettature più belle dell’anima altoatesina: l’energia, i colori, quegli accostamenti incredibili che non ti aspetti ma qui sì, forse sono proprio quelle montagne a legittimare tutto. Un libro che è un viaggio nella cucina e nelle fotografia di Stefano: foodblogger, influencer e presentatore tv, ma prima di tutto grande narratore di una regione straordinaria. Bagels al farro, Strudel salato al cavolo cappuccio, Gröstel di verdura e trota salmonata, ma anche Stinco di maiale alla birra con puré di sedano rapa,  Bretzel e Vinschgerlen, Sacherkekse e Mousse allo yogurt e fragole: le ricette di Stefano sono tradizionali e originali, antiche ma anche moderne, equilibrate e innovative. Fotografie ricche di suggestioni, dettagli e segreti dello Chef per un libro che si rivela quale eccellente manifesto di cultura, storia e gastronomia… 

Ho scelto una ricetta della tradizione, con una piccola “modifica” di viaggio: Alto Adige, ma anche un po’ della mia Liguria nel pesto e nelle acciughe piccanti. Così questi canederli si sono trasformati in un gustosissimo trait-d’union tra due regioni immense!

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CANEDERLI AGLI SPINACI CON PESTO E ACCIUGHE PICCANTI 

Ingredienti per 8 canederli 

  • 1 cipolla
  • 1 cucchiaio di burro
  • 90 g di spinaci lessati (200 g di spinaci lessi)
  • 2 uova
  • 50 ml di latte
  • 150 g di pane secco a cubetti
  • 30 g di formaggio Stelvio DOP grattugiato
  • 1 cucchiaio di farina
  • 1 pizzico di noce moscata
  • sale
  • pepe macinato
  • brodo vegetale

In aggiunta alla ricetta

  • 4 acciughe in salsa piccante
  • 2 cucchiai di pesto (con o senz’aglio)
  • qualche noce, pepe rosa e petali di calendula per decorare

Preparazione

  • Tritate la cipolla e soffriggetela con un cucchiaio di burro fino a quando sarà ben dorata.
  • Frullate gli spinaci con le uova e il latte.
  • Mettete il pane secco tagliato a cubetti in una ciotola insieme alla cipolla, al formaggio grattugiato, alla farina, alla noce moscata al sale e al pepe.
  • Versate nella ciotola il composto di spinaci e mescolate tutti gli ingredienti con un cucchiaio di legno finché si saranno amalgamati.
  • Fate riposare l’impasto per 20 minuti.
  • Suddividete l’impasto in 8 parti e formate i canederli bagnando leggermente le mani con un po’ di acqua fra un canederlo e l’altro. Cuoceteli a fuoco basso nel brodo vegetale per 20 minuti con il coperchio socchiuso.
  • In una padella intiepidite il pesto. Trasferite i canederli nella padella e conditeli con il pesto.
  • Servite i canederli con le acciughe piccanti, qualche noce sbriciolata, grani di pepe rose e i petali di calendula. Accompagnate con un’insalata di crauti al cumino.

In abbinamento 

La Rose de Manincor. Vitigni Lagrein, Merlot, Cabernet, Pinot Nero, Petit Verdot, Tempranillo, Syrah; note di lamponi e ciliegie; intenso e consistente al palato, elegante acidità e retrogusto fruttato e minerale | MANINCOR

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Il libro 

Stefano Cavada, La mia cucina altoatesina. 45 ricette per ogni occasione, Athesia

Décor

Piatto EASY LIFE

easylife-design

 

 

2 thoughts on “LA MIA CUCINA ALTOATESINA con Canederli agli spinaci, pesto e acciughe piccanti

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