Si può essere felici anche mangiando un cibo molto semplice, bevendo acqua pura e avendo come cuscino unicamente il proprio braccio ripiegato.
(Confucio)
Vivere bene e a lungo nutrendo il proprio sé e mantenendo un buon equilibrio psico-fisico dovrebbe essere il motore dell’energia vitale di ogni essere umano. Cercare l’equilibrio, quindi, equivale a sentirsi appartenere a una totalità che alimenta la nostra essenza, che è fatta del bilanciamento degli opposti e da cui scaturisce la sorgente della nostra salute.
La cura che noi riserviamo al corpo dovrebbe quindi tenere conto di una profonda attenzione per l’interno quanto per l’esterno, un delicato controllo in cui la salute dello spirito e quella del corpo interagiscono e diventano un’unica espressione. La scelta di cibi per la nostra alimentazione in quest’ottica è la cartina di tornasole per il nostro stare bene con noi stessi e con il mondo, avere energia e felicità interiore e manifestarle all’esterno.
Proviamo allora a fare il bellissimo sforzo di prediligere cibi che non offendono l’ambiente e che provengono da un’antichità remota e sono semplici, seguendo scelte che ci fanno sentire cittadini di un mondo che vuole riappropriarsi di una natura sana, incontaminata, originaria. La pasta di lenticchie rosse, ad esempio, è una fonte di energia per lo straordinario contenuto di proteine e di ferro, il sapore è delizioso ed è anche bella da vedere per quel suo colore rosso brillante. E in ultimo è totalmente gluten free.
ZUPPA DI PENNE DI LENTICCHIE ROSSE E CIPOLLA CON GORGONZOLA E ACETO BALSAMICO
Prediligo sempre, soprattutto per le mie ricette vegetariane o vegane, queste paste di legumi che forniscono un apporto proteico straordinario e possiedono un gusto già così pieno e appagante da non aver bisogno di grandi ricette e preparazioni. Questa volta ho pensato alla classica zuppa di lenticchie con cipolle, a cui ho aggiunto un po’ di gorgonzola e un bel giro di balsamico finale che dà corpo a tutto l’insieme. Un piatto caldo, confortante e assolutamente squisito!
Ingredienti per 4 persone
Una confezione (250 g) di Penne di lenticchie rosse Pasta Natura; 2 cipolle bianche; 100 g di gorgonzola dolce; 2 cucchiai di Aceto Balsamico di Modena IGP; 1 cucchiaio di zucchero grezzo di canna; brodo di verdura; olio evo, sale e pepe q.b; menta fresca.
Preparazione
- In una padella scaldate un cucchiaio di olio con sale, pepe e zucchero. Aggiungete le cipolle tagliate fini, fate insaporire qualche minuto, e poi allungate con un mestolo di brodo di verdura e qualche foglia di menta, e cuocete fino a far ammorbidire le cipolle.
- Unite le penne di lenticchie e cuocetele aggiungendo man mano del brodo di verdura.
- Procedete nella cottura per circa 4 minuti, spegnete la fiamma, finite con un pizzico di pepe e un giro d’olio.
- Trasferite le penne in ogni piatto insieme alle cipolle e al loro brodo. Ultimate con la gorgonzola a cubetti, un giro di balsamico e qualche fogliolina di menta.
Prodotti
“Il sapore e l’aroma del nostro Aceto Balsamico Tradizionale di Modena sono la migliore gratificazione che il tempo possa riservarci ed il miglior regalo che con il cuore, si possa donare” (Augusto Malpighi, 1885-1972)
Come un abbraccio che avvolge: mi piace considerare quel giro di balsamico su questa zuppa come quel tono sferzante e accogliente che dà vigore a tutto il piatto. E lo rende vivace, originale, comfort.
L’attenzione verso il prodotto deve sempre più fare la differenza, perché la qualità dei nostri piatti parte dalla qualità delle nostre scelte iniziali. La cucina è un gesto d’amore ma è anche una questione di scelte attente e consapevoli. E così, quando tra le mani posso tenere una bottiglietta di Aceto Balsamico di Modena DOP, risultato di cinque generazioni che hanno saputo vedere oltre, e non solo hanno amato il loro lavoro, ma sono stati in grado di tradurre quell’amore in qualità elevata ed eccellenza gastronomica, bene io già so che quel piatto avrà una sua storia, una sua struttura, una sua precisa identità.
“Pietro, poi Augusto, Nonna Maria, Ermes ed oggi Massimo: cinque generazioni che si sono trasmesse tutti i segreti per ricavare dall’uva questo prezioso “elisir”. Fu proprio Pietro, trisnonno dell’attuale presidente dell’Acetaia Massimo, a certificare l’avvio della produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena a marchio Malpighi attraverso una lettera scritta a mano trasmessa come preziosa eredità al figlio Augusto…”

L’essenza dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si concentra nelle vigne intorno alla tenuta Malpighi, qui dove – dal 1850 – si realizzano prodotti d’eccezione.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP si ottiene con il mosto d’uva cotto, ed è invecchiato almeno 12 o 25 anni, per poi giungere ai 50 anni dell’Extravecchio o ai 100 anni di riserve speciali. C’è un mondo dietro l’aceto, e la storia dell’ACETAIA MALPIGHI è fatta di qualità e tradizione, di dedizione verso il proprio territorio e di grande tenerezza, di “mosto d’uva genuino concentrato” e di tanta sapienza. Per questo piatto ho scelto l’Aceto Balsamico di Modena IGP Bronzo.
Décor
Piatto bordeaux LA SPASA / Asciugamano KRASILNIKOFF