Kennst du das Land wo die Zitronen blühn…
[J. W. Goethe]
[…] Entrate in panetteria: prendetevi un bel cappuccino alla macchinetta e una sfoglia di mele e cannella. Uscite con il vostro bel bicchiere di carta caldo e la sfoglia che profuma di inverno e primavera insieme. Fate colazione così, perdendovi nelle strade, fotografando le case affrescate e guardando i tetti degli appartamenti che sono quasi tutti storti e mansardati. Improvvisamente, vi sentirete del posto. Se io voglio capire un posto, devo prima farci colazione e mangiare e bere quello che si solito si mangia e beve. Basta guardarsi attorno per capire che il latte e tutti i derivati di pane, variamente accompagnati con salame e marmellate, sono ben accetti. Colazione dolce, ma pausa salata: e vi consiglio un panino all’aringa comprato da NORDSEE, che è sì una catena, ma prepara dei panini di pesce che sono la fine del mondo: il mio preferito è il Wikinger con cotoletta di merluzzo impanata, salsa remoulade e panino integrale. Due panini per 4 euro: chapeau!
Dopo esservi puliti le mani dai simpatici residui di salsa, entrate da OSIANDER, una catena di librerie che quest’anno compie 420 anni. Il primo negozio nasce a Tubinga nel 1596 grazie al professore Erhard Cellius. Ne esistono diverse a Konstanz, ma la più grande, poco prima della piazza principale, è dotata di un giardino interno pieno di silenzio dove poter leggere e scrivere. Mi siedo qui con il mio libro di Smoothies appena comprato, penso ai prossimi articoli, appunto un paio di cose e in quell’attimo mi accorgo del rumore imbarazzante che produce la mia biro. Mi rendo conto che in questo giardino la pace non fa paura, e nemmeno il silenzio: se Goethe mi chiedesse Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn “Conosci la terra dove crescono i limoni?”, gli risponderei che crescono qui i limoni, baciati dal sole e dalla quiete, limoni che non fanno rumore e che sono ancora più buoni.
Procedo, nel frattempo una ragazza di Dortmund suona la fisarmonica, e quel suono me lo porto fino al lago, dove la grande statua di Imperia – devo dire più imponente che bella – domina la città e il lago. Barche e barconi, ristoranti all’aperto dove si beve birra e l’acqua non si sa nemmeno cosa sia. Io però ne scelgo uno all’interno: sempre lui, in effetti, il mio amato ZUM ROTEN GUGELHAN (Ve lo ricordate? Ne avevo già parlato mesi fa 😉 https://nordfoodovestest.com/2015/10/05/zum-roten-gugelhan-a-konstanz/) che dentro è interamente rivestito in legno. Oggi (martedì) le Flammekuche costano tutte 6.90€: ne scelgo una con panna, cipolla, speck, rucola e pomodorini ciliegini. Non è una pizza e nemmeno una focaccia, ma una sorta di “tarte fine” croccante e leggera. La panna sa proprio di latte fresco e lo speck è quello salato e appetitoso come piace a me.
Konstanz mette fame, e allora vi consiglio di assaggiare anche le Rösti, una delle loro specialità: crocchette di patate fritte servite in una padellino e cosparse di emmenthal, pomodoro, spinaci. Come uno le vuole, lo chef te le prepara. E mentre attendi, ti guardi intorno e vedi finti galli e galline, sedie in legno, calici verdi e dorati, e lampadari gialli in legno come quelli delle case valdostane.
Il tempo vola ma la vita resta qui a Konstanz, sede tra l’altro di un famoso concilio dal 1414 al 1418, in piena epoca di Riforma. Questa storia il paese se lo porta dietro, nelle insegne, sui pavimenti, sopra le case.
Proprio così, la vita resta, anzi la VIDA resta. Così si chiama il mio nuovo negozietto veg conosciuto questa volta a Konstanz. Mi accoglie Suki, bella, solare come il succo alla papaya e mandorla che mi sta preparando. “A luglio mi sposo con un ragazzo mezzo italiano” mi racconta emozionata, e nel frattempo io mi godo questi super food preparati con tanta energia. Come la crema al cioccolato e cocco zuccherata con il dattero. Rendiamoci conto: il dattero?? Mai provato come dolcificante, ma l’effetto è sorprendente. Vi consiglio una sosta qui: leggermente decentrato, il locale è piccolissimo, ma ci sono tavolini esterni e l’insegna del negozio recita “Questo è il negozio della felicità”. Sarà per il dattero, l’entusiasmo di Suki o il panino con i germogli e feta, ma Vida è davvero una sosta gourmande e healthy insieme in questa piccola strada di Costanza.
Se volete incontrare Suki, sappiate che per le prime settimane di luglio sarà in viaggio di nozze. Dove? Costiera Amalfitana. Il mondo è proprio piccolo…
Scende la sera, il sole resta alto, anzi forse più caldo che nel pomeriggio: il suolo ha assorbito calore e ora lo rilascia lento, fino a cena. Percorro in lungo e in largo attenta come un cigno, precisa come un orologio: non voglio farmi sfuggire nulla. Resta ancora il tempo per entrare nella Cattedrale, St. Stephanskirche: imponente, ma sarà il portale – interamente intagliato in legno con scene della Passione – a togliervi il fiato. La piazzetta su cui affaccia fa spesso musiche e concerti, e a me ricorda tantissimo Bressanone: si mangia a tutte le ore, c’è un libraio di libri antichi, un fioraio che vende spaventapasseri bellissimi e l’ennesima panetteria che sforna Bretzel caldi con burro alle erbe…
Tutto è da assaporare, e allora concludo un una Wienerschnitzel con patatine fritte e birra weiss maison nel birrificio JO. ALBRECHT KONSTANZ: dentro di finto c’è solo una pianta, perché il resto, dalle caldaie in rame ai tavoli in legno alla crosticina che-più-croccante-non-si-può della cotoletta di maiale, è tutto, magicamente vero.
Konstanz ti abbaglia, ti rapisce e incanta, ti porta al lago con dolcezza e ti fa viaggiare a passi di danza, lenti e quieti. Nulla che non sia sincero qui, sincero perché ti racconta qualcosa dello spirito tedesco, ma sincero soprattutto perché ti racconta qualcosa di te. E io di me tutte le volte scopro che entro felice, ed esco ancora più felice. Sarà per quella mela calda a colazione, per il caffè servito con la pannina, per il cigno che ti ruba l’ultimo pezzo di panino. Sarà per Suki che sta per sposarsi, o per il cappuccino caldo che ti porti a spasso come se fosse un cane fedele, per la birra che costa meno dell’acqua o per le copertine dei libri che come le fanno in Germania, non le fanno da nessuna parte.
O forse sarà per loro, dove ho concluso tutte le mie serate: conosciuti anni fa, ma avvicinati veramente al cuore solo questa volta. Fanno un gelato buonissimo, buono come loro: si chiamano Nicoletti e li trovate lì, un po’ prima del lago, quasi come se fossero i custodi del lago e tu, viaggiatore goloso, facessi un salto prima da loro, per farti aprire le porte del lago, ma prima ancora per assaggiare il loro gelato alla panna cotta. Che è come Konstanz: delicata, fantasiosa, romantica e quieta. Ma questa, della panna cotta di Nicoletti, è ancora un’altra storia…
Da provare per pranzo e cena
NORDSEE. Altstadt, Rosgartenstraße 8, 78462 Konstanz
ZUM ROTEN GUGELHAN. Altstadt, Salmannsweilergasse 12, 78462 Konstanz
JO. ALBRECHT KONSTANZ. Konradigasse 2, 78462 Konstanz
Da provare a tutte le ore
VIDA. Neugasse 20, 78462 Konstanz
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