Che strana macchina è l’uomo. Gli metti dentro lettere dell’alfabeto, formule matematiche, leggi, e doveri ed escono favole, risate e sogni…
[F. Caramagna]
Dalla prima volta in cui ho messo piede qui, ho avuto una illuminante impressione: stavo entrando in una fiaba. Un po’ come quei paesaggi nordici sospesi tra freddo e poesia, dove ad ogni angolo ti senti uno dei fratelli Grimm con il cocente desiderio di raccontare una storia. Ecco, uguale. E dire che il piede che avevo messo la prima volta era ancora piccolo, ero poco più di una ragazzina eppure non ci sono età giuste, pronte o sbagliate, per avvertire l’essenza di un posto. Con il Bodensee ti succede così: entri bambino, lo ritrovi da adulto, ma la sensazione della fiaba resta immutata. Forse è lo spirito che non cambia?
KONSTANZ è affacciata sul Bodensee e da lì domina un arcipelago di piccoli e grandi posti che hanno come denominatore comune il lago. Questo del sud della Germania è ospitale e accogliente, come chi ci vive e come chi lo naviga. Tenetevi almeno una settimana per fare in modo che le strade, le gente, i riflessi d’acqua e i profumi di panino caldo entrino nel vostro immaginario, e lo colorino come il presepe fa a Natale. Perché dopotutto la cittadina di Konstanz, e tutto il Bodesee, fa così: colora, amplifica, evidenzia e affascina.
La porta della città ha una torre e un orologio, di orologi il paese è pieno, eppure non scandiscono l’incedere del tempo, semplicemente ci rendono consapevoli di quanto qui ci siano qualcosa di buono e bello da dover cogliere in ogni momento della giornata. Mi sento felice e fortunata tutte le volte che posso venire qui, percorrere queste strade così quiete e positive. Sono strade come trasparenti, ma nel senso che ti permettono di guardare oltre: è come se ogni dettaglio conducesse al lago, e nel condurti ti facesse piano piano godere di quell’attesa, così da farti contemplare il lago non stanco per l’attesa, ma appagato da quell’attesa.
Avverti la presenza del lago prima ancora di vederlo: è sempre così, lo senti nei colori e nella tranquillità, lo vedi nelle persone che vanno a lavorare in bicicletta, o nei fiori freschi che tutte le mattine il ristorante mette a fianco del menu. Lì c’è già il lago: nelle pareti affrescate delle case, nelle insegne dei negozi che riproducono Bretzel, orsi e calici di vino; o nella libreria che vende le cartoline più belle del mondo. Perché si sa, in Germania sono maestri di queste cose.
Konstanz: una perla di fiume sul fiume, circondata da altre perle. Come Reichenau, il paesino medievale che è un orto a cielo aperto: qui ognuno è agricoltore, e vende frutta e verdura nel cortile di casa propria. Tu arrivi, fai self service e metti il dovuto in un salvadanaio vicino all’ingresso. Semplice no? Tutto è verde, riposa gli occhi e fa bene all’immaginario.
La vicina ISOLA DI MAINAU, raggiungibile da Konstanz via terra o con uno dei tanti battelli, è regina nel farti respirare aria di vita: un giardino grandissimo pieno di fiori, piante secolari, uccellini di ogni sorta e un giardino delle farfalle commovente, in cui entri e farfalle dai mille colori si posano sulla tua spalla. Non è un sogno, ma sembra un sogno… Ci ritorno dopo anni, ed è sempre un bellissimo tuffo al cuore. Fa caldo, oggi, ma questo essere circondata da fiori gialli, rossi, rosa, viola, da piante così alte che toccano il cielo e da finti pavoni di fiori, mi fa percepire solo il calore buono dell’emozione.
Come quella che provi quando, nel giardino delle farfalle, una delle centinaia che ci sono si posa sulla tua spalla e resta lì un secondo che ti appare eterno. Fermatevi in uno dei tanti ristorantini nel giardino: le torte Foresta Nera sono squisite, non l’ideale per combattere la calura estiva, ma certamente un ottimo conforto per il palato…
Qui tutto è da vedere, assaggiare, godere. A Pasqua a Konstanz, la grande piazza a fianco dell’acquario si riempie per l’occasione di venditori di spezie e wurstel. Serve altro per essere felici? Forse no. Vi assicuro che se provate quel panino leggermente speziato, irrorato di senape dolce e farcito di un bel Bratwurst appena passato sulla griglia, vi sembrerà di non aver mai mangiato nulla di più appagante. Ecco: appagante. Come i wurstel che prepara la signora Christa, tutti i venerdi e sabati mattina al mercato: lei e il suo camioncino bianco un po’ unto preparano panini con wurstel dal 1967. Con 2.10€ entri nel luogo, lo attraversi, lo comprendi per intero. Basta un panino speziato vista lago.
Tutto è da vedere: nella Spitalkellerei potete comprare a meno di dieci euro uno Weissburgunder profumato di miele, ma di quel miele che gli antichi mettevano intorno al bicchiere per rendere la medicina più sopportabile; un miele che starebbe bene perfino nel caffè, e ho detto tutto. Vedere, assaggiare, godere. Come le infinite panetterie/caffetterie cosparse nel paese: questa volta volevo contarle, ma dopo le prime due – in cui sono entrata da sola, e uscita con tre sfoglie alla mela e cannella la prima volta, e due panini al salmone e semi di girasole la seconda – ho deciso di smettere. Credetemi: sono tantissime. E credetemi: qui si mangia davvero bene.
Altro che tedeschi robusti: in nessun altro posto come qui trovo semi di lino, succhi di frutta biologici, smoothies e super foods, panini vegani, vini bio come se piovesse. Tutto a prezzi decisamente abbordabili. Certo è che se poi vogliamo prenderci anche un caffè, ricordiamoci non solo che costa almeno due euro, ma che va chiesto rigorosamente espresso. Pena: una tazza di mezzo litro di liquido nero difficilmente catalogabile. Ma queste sono inezie. Konstanz mi rilassa e rende viva così tanto da non rendermi necessaria l’assunzione di più di un caffè – ovviamente espresso – al giorno. La spesa quindi resta contenuta.
Tutto da afferrare a Konstanz, e portarselo a casa come si fa con le cose belle: qui ti prende quell’urgenza quasi stancante di fare, vedere, toccare tutto. Proprio come quando prepari il presepe ma devi aspettare a mettere Gesù Bambino: quell’impazienza ti rende curioso e attento. Tra musei, come quello di Jan Hus all’ingresso del paese, giri in barca, camminate silenziose lungo lago e mercati, la giornata vola.
Qui tutto vola, anche materialmente parlando: la vicina Friedrichshafen è la terra degli Zeppelin, e periodicamente durante il giorno li vedi svolazzare, lenti al limite dell’immobile come se avessero finito la benzina. Mi sono promessa di provarne uno, la prossima volta…
to be continued…
Da provare a tutte le ore
SPITALEKELLEREI. Altstadt, Brückengasse 16, 78462 Konstanz
Ma che splendore! Le foto delle case decorate mi ha fatto ricordare Lucerna <3
Mi hai fatto venir voglia di partire di nuovo… mannaggia 😉
Sii hai ragione 🙂
Che bello! A Konstanz ci sono stata un po’ di volte e ogni volta mi regala emozioni diverse. La prossima volta proverò a visitare uno dei posti vicini che hai indicato 🙂 io ti consiglio Meersburg, sempre sul Bodensee. È incantevole! Saluti, Erica
C’ero stata in passato! Bellissima cittadina 🙂 sii se vai poi fammi sapere!