ZUM ROTEN GUGELHAN a Konstanz

nordfoodovestest vuole anche essere diario di viaggio di realtà enogastronomiche – piccoli ristoranti, bistrot, osterie, panetterie – capaci di coniugare la semplicità alla qualità, con una proposta di cibi della tradizione e un ambiente originale in grado di rappresentarla al meglio. Poesia, insomma, fatta a forma di teglie di pasta, filoncini di pane con i semi, tavoli in ferro battuto in giardini assolati…

insegna

Dà l’avvio a questa sezione Restaurants&co un angolo di legno, delicatezza e profumo di lago lungo la Salmannsweilergasse nella fiabesca Konstanz, sul Bodensee.

ingresso
gallo
lampada

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ZUM ROTEN GUGELHAN è sempre una certezza per chi vuole immergersi in una fiaba un po’ tedesca un po’ mitteleuropea, con una cucina che spazia dalla tradizionale Flammkuchen con panna, cipolla e speck (una vera e propria delizia saporita e croccante: il salato dello speck abbraccia la dolcezza della panna, la pasta è fine, la cipolla lega il tutto senza disturbare) alla pizza rigorosamente forno a legna (con tanto di fedele ricostruzione della sua storia raccontata sul menu: “Raphaele Esposito belegte einen Flammkuchen zu Ehren der regierenden Königin Margherita in den italienischen Nationalfarben Basilikum – grün – Mozzarella – weiss – und Tomaten – rot), fino al Bosnische Cevapcici o la tradizionale Schweineschnitzel Wiener Art, servita quest’ultima con una montagna di patatine (“Berg Pommes” ci dice proprio il menu) impiattate in una divertente paletta da giardino!

galletto

C’è un piatto, però, che più di altri ruba sempre la mia attenzione: Rösti, wie sie Oma gemacht hat, ovvero crocchette piatte fritte di patate con un contorno di speck, formaggio e uovo al padellino, preparate come le farebbe Oma, la nonna. Ed è proprio così: sono gustose come le polpette che addenta Fantozzi, l’uovo lega con il formaggio fuso, mentre lo speck dà il tocco dello chef al piatto: assaggi tutto e la visualizzi davanti a te, la nonnina tedesca che frigge le patate. E non è questo il significato più vero di un comfort lunch? Non dimentichiamo il loro polletto, cotto a legna, così tenero che anche il petto non ha bisogno di grandi salse per essere ammorbidito, perché è come un cuscino morbido in cui affondare gioie e dolori, ma soprattutto la piacevolezza di un pranzo in famiglia o con amici. Tutta l’atmosfera estremamente rustica è dedicata a lui: in uno stile alla Bruegel, le pareti in legno ci raccontano scene di vita quotidiana, dal pollaio al panino

.pollo

Consiglio in tutto questo un bel bicchiere di Bodensee Weisswein: un fresco Müller-Thurgau servito in calici stile  Sacro Graal. Lo bevi e ti senti un principe tedesco, appena ospitato nel magnifico castello di Neuschwanstein a pasteggiare con il re. Ascoltando Carmina Burana e partecipando a balli medievali.

  • DA PROVARE: tutto, con un particolare riguardo a

flammkuchen

ORIGINAL ELSÄSSER FLAMMKUCHEN con speck, cipolla e panna

HOLZOFEN SPÄTZLE I gnocchetti della tradizione con mozzarella e cipolle arrostite

SCHWEINESCHNITZEL WIENER ART La vera viennese, da prendere se avete fame perché è davvero abbondante; da prendere se non avete fame, perché boccone dopo boccone vi apre lo stomaco

KONSTANZER RÖSTI con prosciutto crudo, salame, speck, funghi, formaggio e pomodori. La quantità di ingredienti farebbe pensare a un piatto pesante: non è così, provare per credere.

  • PS: se vi è piaciuto il menu, potete anche portarvelo a casa; nel caso in cui abbiate ancora voglia di qualcosa di forte, assaggiate DRACULA, grappa casalinga servita nelle provette da laboratorio.

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