Vivi con la pace nell’anima. Arriverà il momento, e i fiori fioriranno da soli.
[Detto zen]
Un piatto preparato con il sapore del THE MATCHA ci porta ad approfondire un ingrediente estremamente sacro e rituale, facendoci indagare nella storia d’Oriente, nel rito, nella meditazione e nella linguistica.
Il the Matcha è un the verde giapponese che ha avuto origine in Cina durante le dinastie Tang 唐朝 (618 – 907 d.C.) e Song宋朝 (960 – 1279 d.C.). I caratteri cinesi anticamente usati per il matcha erano 末茶mòchá. Attualmente le coltivazioni del the sono distribuite in tutto il Giappone, soprattutto nelle contee di Shizuoka e Kagoshima.
Durante la dinastia Tang, il the era diffuso in varie forme: crudo, a panetti, in foglie sfuse e in polvere; tendenzialmente veniva decotto (煎茶jiānchá) con altri aromi ed erbe aromatiche.
Con l’inizio della dinastia Song, si passò dalla cultura del 煎茶 jiānchá a quella del 点茶 diǎnchá. Il tè iniziò ad essere preparato in acqua bollente se in foglie e sbattuto con un frustino nella tazza nel caso del tè in polvere.
Questo tipo di the giunse poi in Giappone, grazie al monaco buddista Eisai Myōan 明菴栄西 (noto anche come Yōsai o Senso Kokushi – 1141-1215 d.C.) intorno al 1180 d.C, dove si modificò fino a diventare l’attuale the matcha.
In realtà il primo the giunse in Giappone attraverso una selezione di semi importati dai monaci Saichō (最澄, 767–822) e Kūkai (空海, 774–835) dal loro viaggio di studio in Cina intorno all’806 d.C. Il the si diffuse in Giappone inizialmente come bevanda mistica dei monaci buddisti per le caratteristiche stimolanti sul pensiero e la concentrazione. Per queste ragioni la pianta del the matcha assunse un alto valore spirituale e nei templi iniziarono a spuntare le prime coltivazioni. Il the era inoltre bevanda nobile dell’impero ed ebbe inizio una grande coltivazione, produzione e diffusione grazie all’Imperatore Saga.
La tua mente sia aperta a tutto e attaccata a nulla.
[Detto zen]
Per queste ragioni ho voluto preparare la mia amata crostata con crema di limone in piena connessione con la nobiltà sacra del the Matcha. La mia crostata al limone e polvere di the Matcha vuole dunque consegnarsi, in pieno stile Nordfoodovestest, al filo che unisce Oriente a Occidente, all’insegna della ritualità e del senso sacro del cibo.
CROSTATA CON FROLLA AL THE MATCHA E CREMA DI LIMONE
Ingredienti per una crostata
Per la frolla
- 120 g di zucchero di canna grezzo
- 280 g di farina tipo OO
- 1 uovo
- 140 g di burro
- 1 bustina di vanillina
- 1 cucchiaio raso di the Matcha
- un pizzico di sale
Per la farcia
- la scorza di 1 limone + il succo di 2 limoni
- 4 tuorli
- 50 ml di acqua
- 200 g di zucchero di canna grezzo
- 250 ml di panna fresca
- 30 g di zucchero a velo
- 30 g di amido di riso
- un goccio di Pastis
Preparazione
- Unite tutti gli ingredienti della frolla in un recipiente e mescolateli bene fino a ottenere un composto sabbioso e farinoso. Formate un panetto, copritelo con pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per 30 minuti.
- Procedete alla cottura in bianco della crostata: stendete la frolla su una teglia rotonda rivestita di carta forno e infornate a 180° per 15 minuti (ricavate dall’eccedenza di frolla delle formine per la decorazione). Fate raffreddare.
- Nel frattempo preparate la crema di limone: lasciate in infusione nella panna fresca la buccia del limone per qualche minuto. Eliminate la buccia.
- Sbattete i tuorli con metà della zucchero e incorporate l’amido. Scaldate il succo di limone e l’acqua con lo zucchero rimanente, poi incorporateli al composto di tuorli insieme allo zucchero a velo e al Pastis. Aggiungete la panna e addensate la crema a fiamma bassa mescolando continuamente.
- Versate la farcia nel guscio di frolla, decorate con la frolla tenuta da parte e infornate a 180° per circa 30 minuti.
- Servite la crostata tiepida con qualche fiore e un ciuffetto di panna fresca.
Décor