Qualsiasi cosa, se rimane a lungo uguale a se stessa, finisce per esaurire a poco a poco la propria energia.
(Haruki Murakami)
Ribaltare le prospettive.
Ed essere felici di quelle felicità che prima non chiamavi tali, e non lo facevi perché nemmeno le riconoscevi come felicità.
Eppure è il nome che noi diamo le cose a rendere la nostra realtà riconoscibile e definibile in mille modi diversi.
Ribaltare le prospettive. E diventare più elastici.
Solo così possiamo cogliere la molteplicità, solo così possiamo cambiare le nostre abitudini ogni giorno. E non stufarci mai.
Penso che questo periodo ci abbia messo e ci stia mettendo a dura prova. Ma ritrovo aspetti positivi che spero sapremo portarci dietro.
Abbiamo preso la realtà e l’abbiamo stravolta. Per forza di cose. Ma in quel ribaltare tutto, abbiamo capito che potevamo farlo, che sì, in fondo per tante cose siamo padroni del nostro quotidiano.
Forse abbiamo imparato di nuovo a sorprenderci, a stupirci del nostro piccolo grande talento personale che ci ha fatto reinventare, trasformandoci, ribaltando le nostre prospettive. Proprio così, ribaltando le nostre prospettive.
E allora, la scorsa mattina, quando nella mia stradina davanti casa, è arrivato uno Chef, sì, uno chef con la sua macchina e una scatola per noi, ragazzi mi sono sentita padrona del mondo. Padrona di un piccolo grande mondo costruito in queste settimane, padrona di piccole nuove felicità, date dal saper riconoscere che le cose devono evolversi, ed è proprio quando mutano che ci sentiamo vivi.
E così, CHEF BATAVIA si è palesato nella mia stradina, con un delivery specialissimo, caldo, appena fatto: una scatola bianca con un fiocco che mi sembrava Natale, e dentro la sorpresa delle sorprese. Perché – ve lo assicuro – quando Chef Nicola Batavia cucina le uova è sempre una sorpresa. E lo fa da sempre, lui che cucina uova secondo me da prima che nascesse, che dal 1993 – anno di apertura del ristorante IL BIRICHIN – ha sempre messo in carta delle uova. Ma non solo, perché da qualche anno ora ha anche un bistrot, che – guardate un po’- si chiama THE EGG!
L’uovo in mille forme, modi, cotture, presentazioni.
Eppure questo qui, in questa scatola che sa di Natale ma è a forma di primavera, qui c’è il simbolo del suo ristorante: UOVO IN CAMICIA SU FONDUTA, PATATE, NOCCIOLE E CACAO. Qui c’è tutta la sua energia, qui c’è il primo uovo cucinato nel lontano 1993, qui c’è un presente reinventato e un futuro che chi lo sa, ma ora cosa importa. Ora sento solo il calore della scatola, la bottiglia di vino di accompagnamento e quel fiocco che lega tutto.
Anche Chef Batavia e la sua cucina del Birichin non si è fermata: perché chi ama il proprio lavoro, vuole condividerlo, vuole condividere quella felicità che ne scaturisce, e allora il fine dining del Birichin arriva a domicilio, consegnato proprio dallo Chef.
Ripenso a lui che scende dall’auto e mi viene da sorridere.
Ribaltare le prospettive.
Sorrido pensando a quest’uovo che normalmente ho mangiato nel suo ristorante, ma ora qui – a casa – ha un sapore diverso. Le sue uova sono sempre differenti anche quando il nome del piatto è lo stesso. Quest’Uovo in camicia 1993 sembra voglia parlare: forse vuole urlare la voglia di ricominciare; forse vuole dirci che anche un angolo di cucina può diventare un grande ristorante quando è proprio lo Chef a portarti l’anima di quel ristorante; forse vuole farci felici e basta.
In ogni caso, quest’uovo in camicia, arrivato come da un altro pianeta, con quel fiocco bianco come il Natale o come un fiore di primavera, con quella fonduta cremosa, e quel rosso che si apre come un fuoco, con quelle nocciole e quel cacao, bene quest’uovo è davvero un piccolo grande inno alla vita!
CONTATTI
RISTORANTE IL BIRICHIN – VIA VINCENZO MONTI 16/A, 10126 TORINO
Il menu per il delivery è disponibile sul sito e sulla pagina Instagram
Per info e tempi di consegna, contattare direttamente lo Chef al numero +39 335 393819
Décor Tessuti AMOLACASA
Chiara.
Il tuo scritto rende quest uovo ancora più ricco di energia vitale
Ths
Grazie di cuore Chef 💓