Ricordi sparsi, ma definiti. Quando ci si affaccia al mondo del cibo semplice, mi piace perdermi in quei mondi lontani nel tempo, ma vicini a me. Il tempo non allontana quando è associato a profumi e suggestioni, anzi, penso che il ricordo di un piatto assaggiato chissà quando, chissà dove, amplifichi il ricordo stesso, amplifichi quell’istante, portandolo vicino a te, al tuo spazio, al tuo mondo.
Avete mai pensato che la parola “ricordo” è collegata al latino cŏr, cordis ovvero “cuore”? Un tempo il cuore era considerato la sede della memoria, e forse è per questo che quando ricordiamo sussultiamo? Forse è per questo che il ricordo ci rende allegri o nostalgici o impazienti o tristi o felici?
Mi piace pensare al ricordo come a quello spazio trasparente e sospeso del cuore dove custodire, trattenere e dare da mangiare alle nostre suggestioni della vita, ai gusti assaggiati e mai dimenticati, a quel profumo così netto e deciso della torta che preparavamo sempre con le nonne, o quei colori dei tramonti sperimentati nei campeggi estivi, quando nella vita ci sembrava tutto lontano eppure tutto possibile.
Un panino che è in realtà una storia, anzi tante storie. Quella dei miei nonni, che da giovani innamorati si perdevano nelle strade di campagna, nelle piole con le tovagliette a quadretti e la fiaschetta di vino rosso che puntualmente lasciava la macchia rossa. Due peperoni nell’olio, qualche acciuga e del pane fresco, o meglio…
Dui purun bagna’n’t l’oli, anciue al verd e un toch d‘pan
Quando lo street food era la merenda dei contadini, o degli innamorati in gita la domenica, o così, semplicemente un panino diviso tra nonno e nipote.
Due peperoni nell’olio, la colazione della campagna, prima del lavoro nei campi. E poi tanto bel bagnetto verde, ancora più verde dei campi, ancora più ricco e vivace del sole del mattino. Ancora più profumato, forse perché l’olio era preparato in casa? Forse perché si mangiava con quella bella biova calda dell’unico panettiere del paese?
Le ricordo anche io, le mie personali acciughe al verde, assaggiate la prima volta in quell’osteria che adesso ospita un elegantissimo ristorante. Erano servite con dei tomini e cariche, carichissime di aglio. Poi quelle acciughe, come ospiti silenziosi dei miei mondi e dei miei anni, mi hanno seguito nelle fiere di paese, nelle merende, perfino negli aperitivi con gli amici. Sono diventate “il mio” street food piemontese del cuore, che ricama i miei gesti antichi e spesso rivive in quelli presenti…
E così mi commuovo, sento il cuore che si smuove, ricordo e il cuore torna piccolo o resta grande ma intriso di quell’olio casalingo, bagnato da quelle pietre calde di campagna, con quelle acciughette, con quel pane caldo.
E mi godo così il mio “mondo portatile” di segreti e bellezze, e un gusto così meraviglioso che non si può descrivere…
#STREETFOODAUTORE: BIOVA AL BAGNETTO VERDE CON PEPERONI NELL’OLIO E CIPOLLE AL BURRO E TARTUFO
Il mio omaggio a un piatto tipico da street food della mia Regione, il Piemonte, passa proprio attraverso un panino con peperoni, acciughe e tanto bel bagnetto verde preparato in casa con l’Extravergine di oliva Il Classico Sagra: perfetto per l’uso a crudo e in cottura, mi piace molto il suo gusto equilibrato che arrotonda i vari sapori. E poi il colore verde intenso del prezzemolo insieme a questo bel verde smeraldo dell’olio è semplicemente perfetto! Aggiungo in ultimo qualche cipolla fatta insaporire nel burro al tartufo: super piemontese, è una nota elegante e raffinata per questo piatto di base povero e buonissimo, e così diventato un po’ gourmet. Da provare!
Ingredienti per un panino bello grande
1 biova (circa 150 g); 1/2 peperone rosso, 1/2 peperone giallo, 1/2 peperone verde; 1 pizzico di pepe.
Per il bagnetto verde (ricetta senza uova): 30 g di alici fresche salate; 1 spicchio d’aglio; 50 g di mollica di pane; 1 bel mazzolino di prezzemolo; aceto di mele; pepe e peperoncino q.b.
Per le cipolle al burro di tartufo: 1 cipolla bionda; 2 cucchiaini di burro con tartufo
Extravergine Il Classico Sagra a volontà.
Preparazione
- Iniziate dai peperoni: disponeteli su una teglia, bagnateli con abbondante olio e finite con pizzico di pepe. Coprite la teglia con un foglio di alluminio e infornate a 180° per circa 40 minuti.
- Pulite le alici e togliete il sale in eccesso, trasferitele in un recipiente e copritele con l’aceto, il peperoncino, l’aglio a pezzetti e un goccio di acqua. Mescolate bene tutti gli ingredienti, coprite con della pellicola trasparente e fate riposare in frigorifero per circa mezz’ora. In una tazza, coprite la mollica del pane con un po’ di aceto. Tenete da parte.
- Nel frattempo, in una padella consumate qualche minuto la cipolla tagliata ad anelli insieme insieme al burro fino a farla dorare.
- Togliete i peperoni dal forno e fateli raffreddare.
- Preparate il bagnetto verde: togliete le alici dal recipiente, unitele in un mixer alle foglie del prezzemolo, la mollica, l’aglio, un pizzico di pepe e circa 100 ml di extravergine. Frullate il tutto fino a ottenere un bagnetto omogeneo, abbastanza fluido.
- Componete la biova: tagliate il panino a metà, spalmate su una delle due metà abbondante bagnet verd. Aggiungete poi i peperoni puliti e tagliati a strisce, e infine le cipolle al burro. Terminate con un pizzico di pepe e del peperoncino fresco.
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OLIO SAGRA #streetfoodautore #oliosagra