È il 3 agosto 1492 quando Colombo e il suo equipaggio prendono il largo dal porto della cittadina spagnola di Palos de La Frontera, facendo rotta verso le isole Canarie. Il 12 ottobre dello stesso anno è la data scelta a simbolo della scoperta delle Americhe – quando gli equipaggi presumibilmente sbarcano su una isola delle Bahamas, battezzata da Colombo Isola di San Salvador.
In questo 12 ottobre, giorno della Fiesta Nacional Española (definizione che dal 1987 sostituisce la precedente Dìa de la Hispanidad), viaggiamo un po’ verso la montagnosa e verdeggiante Cantabria. Siamo in Spagna settentrionale, affacciati su piccole baie e porti di pesca, immersi nel tragitto del Cammino di Santiago, a respirare Mare Cantabrico facendoci rapire dai graffiti rupestri delle grotte di Altamira.
Rinomata per i fagioli bianchi alla marinara (Alubias a la marinera), le saporite patate con le vongole (Patatas con chirlas) e il delizioso Pisto montañés (una sorta di ratatouille più pesante o caponata più leggera), nordfoodovestest vuole però festeggiare la Spagna in dolcezza, con due dolci della tradizione: SOBAOS PASIEGOS e QUESADAS.
Per farlo, ci affidiamo a loro, il piccolo e delizioso produttore cantabrico incontrato per caso quest’estate in un… autogrill. Che negli autogrill si facciano alcuni degli incontri enogastronomici più curiosi è cosa risaputa: dal peperoncino più piccante del paesino molisano, al bagnetto verde prodotto dalla sconosciuta azienda del cuneese. Da nord a sud, tra est e ovest.
Eccomi qui, a boccheggiare nella torrida Spagna agostana direzione Madrid. L’autogrill mi allieta con splendidi bocadillos de jamón: una delizia salata croccante, in cui passi di flamenco si fanno sentire insieme a profumi di paella e tapas di pesce. Tutto in un panino di un autogrill spagnolo…
Ma sono loro a richiamare la mia attenzione, quei pacchetti rossi e bianchi che recitano il nome di un dolce mai provato: Joselín SOBAOS. Elaboración Tradicional. El sobao tiene un siglo de historia. En nuestra casa se elaboran siguiendo la más pura tradición familial.
Come non assaggiarli? Il dolce è essenziale: farina, margarina, zucchero, uova… Il risultato è una torta morbida e molto delicata, mi ricorda il profumo del plumcake e la consistenza del pan di spagna, e ben si presta alla formula leche y bizcocho in grado di allietare anche i pomeriggi più freddi, tra le stradine cantabriche dove ti viene servito anche a mo’ di street food. Ma quell’assaggio è anche altro: sento San Giacomo che con il suo bastone cammina al mio fianco, mi visualizzo la fatica dei pellegrini di Compostela e i tanti pensieri che muovono le loro azioni; resto in ascolto della Spagna rumorosa delle bodegas e di quella silenziosa dei pescatori davanti al mare. Penso alla famiglia Sainz, che con cura e passione produce sobaos e quesadas da oltre cinquant’anni, partendo da una piccola panetteria fino ad arrivare all’indicazione IGP e alla vendita on line.
Conservo la carta di quella tortina, perché è come un amuleto: una sorta di conchiglia di San Giacomo che io, pellegrina affamata e curiosa, custodisco in un taccuino fatto a forma di latte, famiglia e tradizioni.
CONTATTI
JOSELÍN Sobaos Pasiegos y Quesadas, La Llera 2, Selaya, 39696 CANTABRIA. Tel. 942 590 268 / Fax: 942 591 924 / correo@sobaosjoselin.com / www.sobaosjoselin.com
DA PROVARE
Oltre ai dolci SOBAOS, la seconda specialità tipicamente regionale è la QUESADA PASIEGA, un dolce morbido prodotto con formaggio fresco, latte, burro, zucchero e uova. Alcuni aggiungono, oltre al limone, anche della cannella. La consistenza finale è quella di un bunet, leggermente speziato. Entrambi da accompagnare con il TOSTADILLO DE POTES, vino dolce cantabrico simile al Moscatel, liquoroso, con note di tostatura e uva passa. Da provare anche nell’aperitivo.