Li formati
… Zitoni, Spaghettini, Canneroni, Lasagne, Strozzapreti, Reginelle, Bavette, Tajolini, Tajatelle, Occhi de Lupo, Zita, Lumaconi, Pippe, Cazzetti d’angelo, Fischiotti, Creste de Gallo, Maniche, Ditali, Linguine, Rigatoni, Manicotti, Corna de bue, Cornetti, Cornacopie, ‘gni zona cià le sagome locali e ognuno preferisce quelle proprie.
[Aldo Fabrizi]
Così grazie ad ALDO FABRIZI ci addentriamo nella semplicità e nelle tradizioni legate alla nostra amata pasta. Infinite combinazioni, infinita bontà.
Perché quando un buon piatto di pasta arriva a tavola, non ce n’è per nessuno: quel momento è solo dedicato alla regina incontrata del piacere e della condivisione!
E allora rendiamole omaggio, oggi per il World Pasta Day ma anche domani tra un mese sempre! In fondo lei sa sempre come renderci un po’ più felici 😉
Come se fa
Ar tonno, all’Arrabbiata, a la Ciociara, a la Cinese, a la Festivaliera, al Latte, ar Gorgonzola, a la Groviera, ar Pesto, ar Tettattè, a la Carbonara, ar Funghetto, ar Ragù, ar Pollo, a la Burina, a la Scarpara, a Cacio e pepe, e in antri mille modi e a tutte l’ora… che puro si ‘sto monno s’è inquinato, vale la pena de soffricce ancora!
[Aldo Fabrizi]
Lo facciamo con RUSTICHELLA D’ABRUZZO, pastificio di Moscufo che conosco fin dai primi tempi del blog, e che seguo con quella cura e dedizione di aziende di grandissimo livello e respiro che trovano nella famiglia l’origine e la forza motrice. Loro che non si fermano mai e ci regalano sempre infinite novità, sanno stupirci di continuo con i grandi classici, ma anche paccheri alla frutta, pasta all’uovo, regionale, Triticum bio, senza glutine e perfino per i più piccoli. Loro che mi ricordano sempre che si può essere Grandi ma insieme di sostanza e umili, loro con cui mi diverto a realizzare le mie ricette letterarie.
E così anche io mi sento un po’ appartenere alla loro splendida e allargata famiglia!
ZITI ALLA SCARPARA CON VINO DELLA VAL D’ORCIA. Piatto vegetariano
“Legàmi
… le nostre mani si muovono attente tra le foglie verdi per sistemare i tralci.
Le nostre braccia sembra che si uniscano ad altre braccia: i tralci della vite.
E, sempre con il naso all’insù, a vedere se piove o se fa bello
si pena tanto nelle cattive annate, ma forse altrettanto nelle buone,
perché allora dipende solo da noi…”
Il tocco in più? Come sempre il nostro territorio. Perché parlare di pasta significa parlare di qualcosa di sacro, e cosa c’è di meglio se non abbinarla a qualcos’altro di altrettanto sacro come il vino?
A due passi da Montepulciano, nella meraviglia della Val d’Orcia (che, non a caso, è stata decretata patrimonio dell’umanità), troviamo i vini di MARCO CAPITONI, che sono prima di ogni altra cosa un omaggio e un inno alla nostra terra e sensibilità.
“I nostri vini sono frutto di operazioni colturali difficili e spesso antieconomiche come quelle di non usare diserbi chimici o di eliminare i grappoli in eccesso…”
Ciò che mi ha colpito dei vini di Marco è la cura e la sapienza con cui fin da subito si è avvicinato al mondo del vino. Il suo “Frasi” ORCIA DOC (Sangiovese con Canaiolo e Colorino) è espressione del suo vitigno più antico e viene prodotto solamente nelle annate migliori. Ogni annata una “frase” differente, che è un pensiero dedicato al vino e fin dall’inizio predispone l’animo all’assaggio di qualcosa fatto veramente con passione e sapienza (l’Annata 2010 per esempio recita “Un passo dopo l’altro, una vite e poi un altra vita ancora… costanza”. Non è forse questa una sana forma di poesia??).
Per questo piatto, sia in abbinamento sia all’interno della ricetta, ho scelto “Capitoni” ORCIA DOC, un 80% Sangiovese e 20% che in modo elegante ma nello stesso tempo molto deciso, manifesta la potenza di un grande territorio: questo 2009 è un tripudio di frutta rossa, tostatura non invadente, un bel corpo. Perfetto per godersi un momento di contemplazione insieme alla semplicità di un piatto di pasta, e così rendere questo momento pienamente sacro e dolcemente memorabile…
Prodotti
RUSTICHELLA D’ABRUZZO | MARCO CAPITONI
Décor
Tovaglia AMO LA CASA