Alla scoperta dell’Alto-Adige: suggestioni, scorci, percorsi

castello di lebenberg

La bellezza dell’Alto-Adige: una terra di indimenticabili sfumature e suggestioni

Ci sono terre, regioni, spazi che più di altri recano in sé la bellezza delle infinite sfumature che portano. 

Sfumature geografiche, storiche, antropologiche, enogastronomiche. 

L’Alto-Adige mi sorprende sempre per le sue sfaccettature, mutevoli in modo prepotente anche solo nel raggio di pochi chilometri. 

Mi dico sempre che questa terra andrebbe attraversata a piedi, in lungo e in largo, esercitando proprio questa consapevolezza al cambiamento. 

Saltelli da Bolzano alle Dolomiti, dalla Val Venosta a Vipiteno, e poi Bressanone, Merano o la Strada dei Vini, ecco ti stai muovendo in una stessa regione eppure ogni luogo difende con silenzioso e dignitoso orgoglio i propri usi, costumi e tradizioni.

Mi sono innamorata di queste terre da qualche anno ormai: piano piano sono entrata in un linguaggio molto stretto con le materie prime locali di un’eccellenza spesso sorprendente; ho sperimentato grande affinità con un popolo fiero, elegante ma mesto, che ci sa fare ma lo fa sempre nel modo giusto, con estro ma anche grande intelligenza. 

Le città mi meravigliano per il loro sapore un po’ nordico, un po’ germanico

Bressanone, Brunico, San Candido, Vipiteno sembrano presepi, cartoline uscite da un mondo piccolo, fiabesco, fatto di case in legno, masi, piccoli sentieri e fattorie. Ognuna con il proprio carattere, sono da attraversare come si fa nelle passeggiate in montagna: fermandosi sempre su ogni minimo dettaglio. 

La natura è viva, quindi vivace, raffinata, aspra.

Ma non dell’asprezza veneta. Penso alle Tre Cime: la parte veneta è selvaggia, primitiva quasi. La stessa cucina lo denota: uno dei piatti più icononici ad Auronzo di Cadore è a base di cervo, salsiccia, formaggio, funghi (tantissimi), mentre a non molti chilometri di distanza l’altoatesina San Candido ti offre un’esperienza simile, ma la sua versione di piatto del contadino è differente, con carne salmistrata, costine, salsiccia, crauti, canederli. Materie prime altissime in entrambi i casi, esperienza visiv-gustativa molto differente. 

La natura si esprime in modo differente anche a tavola. 

Ruscelli, silenzi, castelli, laghi, vino quale espressione della sapienza di una terra che ha preso il meglio intorno a sé, elevandolo alla massima potenza. 

Il lago di Braies è icona di questa natura come tempio, Merano 2000, Sesto e la cornice di montagne che le avvolgono ci mettono di fronte alla vittoria della bellezza immacolata, dell’energia dei germogli o del gusto inconfondibile del latte di montagna. 

E poi ci sono le case, i piccoli villaggi, i masi. 

Penso ci sia una ragione per cui la parola “maso” contenga la parola “rimanere”.

Qui resteresti. Qui dove nulla è lasciato al caso, Ogni angolo, ogni spazio, ogni piccolo luogo è disposto in modo tale da farti stare bene. 

Un po’ case, un po’ alberghi, i masi incarnano il senso più profondo della parola “ospitalità”.

I proprietari prima ancora di mostrarti le stanze, ti raccontano la loro storia. 

Le storie delle persone qui sono come ricette: la torta è così buona che desideri subito ascoltare non tanto come è stata preparata, ma da dove derivi quella preparazione. Che storia ha? La nonna come la preparava?

Lo strudel caldo, con la frutta che si scioglie in bocca, è l’inno di una terra calda e carezzevole. La confortevolezza fa rima con un appagamento dei sensi totale. Mi dico sempre che a mangiare altoatesino si è felici. 

La sua è una cucina che esprime a 360° l’eleganza e la varietà delle montagne: i colori, i profumi, gli aromi, le sfumature. Ogni piatto incarna una sintesi perfetta tra piacere visivo, piacere gustativo, soddisfazione, leggerezza, energia.

Ecco, pensate di passeggiare d’estate in un sentiero: fa caldo ovunque, ma lì, in quel sentiero, percepite una freschezza straordinaria. L’aria è pulita, il sentiero magari è un po’ lungo e stancante, ma sapete che al vostro arrivo ci sarà un rifugio pronto ad accogliervi con una cucina sana, equilibrata, comfort.

E vi sentirete felici.

Zuppe calde, Laugenbrezl, Funghi con polenta, Costine e patate, Carpaccio con cetrioli, Frittelle, Krapfen; Burro alle erbe di montagna, Salsa al rafano, Formaggi e Salumi che sanno di fieno, di pascoli, di cime innevate. La stagionatura e l’affumicatura la fanno da padrone. Qui mangi come un re. 

Poi arrivano i primi, poi i secondi. 

Verdure di stagione, Germogli. Ma anche piatti incredibilmente sofisticati che hanno reso questa terra una capitale mondiale di eccellenza enogastronomica. 

Concedetevi un piatto di Cervo con noci e pere, o magari una Entrecôte Rip-eye con carciofi e cavolo verde, o perché no dei golosissimi Knödel allo speck, un Petto d’anatra glassato con miele allo zafferano e perfino Sarde in saor alla veneziana con polenta…

Come godersi l’Alto-Adige in lungo e in largo con DiscoverCars

Per attraversarlo e goderlo al meglio vi consiglio il servizio di DiscoverCars.com, un portale per confrontare i noleggi auto. È tutto estremamente semplice: una volta approdati sulla homepage, vi basterà inserire la località di ritiro del veicolo (aeroporto o città), la data di ritiro e la data di riconsegna. DiscoverCars vi confronta più di 500 imprese di noleggio, mostrandovi tutti i mezzi disponibili in quella fascia selezionata. 

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Posti consigliati

Questa volta mi focalizzo prevalentemente sulla zona di Lana (BZ) e dintorni…

Ristoranti

STADELE – Via delle Querce, 2, 39011 Lana BZ

Un ristorante che esprime al massimo la valorizzazione delle materie prime del territorio in modo sofisticato e la contempo fresco e genuino. L’interno ricorda un elegante chalet, ideale quindi da vivere per una cena soffusa la sera, con un buon calice di vino locale e un piatto di (indimenticabile) carpaccio di cervo.

OW DA RENATO – Griesplatz, 2, 39011 Lana BZ

Renato è l’anima di questo ristorante: un ristoratore d’altri tempi che cura la sala come la bomboniera e gli ospiti come amici di vecchia data. Una cucina con interessantissime contaminazioni venete date dallo Chef, una carta dei vini da divertirsi, e poi piatti ricercati, materie prime ricercate e raffinate. Un’esperienza da concedersi per essere felici, pranzo o cena.

REICHHALTER 1477 – Via Macello, 2, 39011 Lana BZ

Il classico ristorante (hanno anche camere) che scegli prima di tutto per l’arredamento: fine, un po’ inglese, un po’ tedesco, un po’ cartolina, un po’ bomboniera. Tutto estremamente ricercato, molto interessante il percorso gastronomico proposto, soprattutto per la parte pesce. E se c’è in carta. non perdetevi la Tartare di manzo: gioia pura. Da provare anche la colazione.

PFEFFERLECHNER – Via S. Martino, 4, 39011 Lana BZ

Ristorante, birrificio. È stato il primo ristorante provato a Lana e… Tuffo al cuore. Ambiente caldo, accogliente, tutto in legno, i camerieri indossano vestiti locali e all’interno si ha perfino la possibilità di cenare vista conigli. Proprio così: all’interno di una delle grandi sale del ristorante, un piccolo fienile (riparato da un vetro) ospita una nutrita famiglia di coniglietti. Che saltellano mentre voi vi godete un indimenticabile piatto di canederli. Superbe le birre. Da non perdere la degustazione di grappe all’interno della loro piccola cantina sotterranea.

FORSTERBRÄU – Via Madonna del Suffragio, 17, 39011 Lana BZ

Se avete voglia di stinco, salsicce, prosciutti affumicati, ma anche piatti di späztle o canederli, verdure, salse fatte in casa di una bontà senza eguali, birre a volontà, vino a volontà, grappe a volontà, e perfino pizze, questo è il posto giusto. Prenotate per tempo: essendo simpatici, bravissimi, e anche molto economici, il ristorante è sempre pienissimo. Non temete: se avrete da attendere, concedetevi una birretta fresca al bancone!

MEIN BECK – Via Länd, 1, 39011 Lana BZ

Un po’ panificio, un po’ caffetteria, Mein Beck sforna delizie a tutte le ore. Da provare la colazione completa con frutta fresca, affetttai, formaggi, confetture casalinghe, torte. E uova. Sode, in camicia, fritte. In ogni caso, sceglietele: sono di una freschezza commovente. E insieme a un bel tagliere di speck, sono la colazione ideale prima di una bella scampagnata!

KUNTRAWANT – Via Josef Aigner, 2, 39011 Lana BZ

Caffetteria e torrefazione, ma prima di ogni altra cosa un pezzo di storia. Entrare qui significa ripercorrere una storia nazionale di confine, che ci riporta agli anni Venti e ci fa arrivare fino agli anni Settanta. In Val Venosta infatti, zona di confine con la Svizzera, alcuni giovani ragazzi riuscivano a guadagnare extra nel contrabbando di sigarette, sacharina e caffè oltre confine. Si dice che il primo caffè in chicchi sia arrivato in Val Venosta attraverso le montagne in questo modo. Prendetevi quindi il tempo di perdervi nella storia, e poi godetevi un ottimo caffè e un bel croissant in questo locale caratterizzato anche da un forte spirito nordico.

Dove dormire

VILLA AM GRIES –  Via delle Palade, 6/1, 39011 Lana BZ

MONDSCHEIN – Via delle Palade, 6, 39011 Lana BZ

LANDHAUS AM GRIES – Via delle Palade, 6, 39011 Lana BZ

Tre strutture ricettive straordinariamente gestite dalla stessa famiglia. Una cura minuziosa per i dettagli, un modo unico, raffinato, elegante e sincero di accogliere l’ospite e farlo sentire a casa. Soluzioni perfette per coppie e famiglie, ma anche per chi ha bisogno e piacere di un weekend solitario circondato da premure e spazi deliziosi.

INNERBACHLERHOF – Via Roma, 143, 39014 Postal BZ

Irene e Christoph sono maestri di ospitalità. Hanno ristrutturato un fienile trasformandolo in un’opera di legno e design. Il loro motto è “il fascino dei contrasti”: una piscina avvolta da vigneti, saune in camera, ma anche strudel fatti in casa e uova delle proprie galline. Non perdetevi l’esperienza colazione in camera: resterete senza parole!

Attività

VIGILJOCH – Via Villa, 3, 39011 Lana BZ

Sei minuti di funivia ti portano a 1700 e oltre metri d’altezza. Un panorama mozzafiato, una chiesetta di impianto romanico, infiniti sentieri e deliziose Stübe dove rinfrancarsi a dovere. Contatto con la natura massimo, un luogo emozionante da godersi in tutte le stagioni (riapertura il 29 marzo 24).

I GIARDINI KRAENZELHOF –  Via delle Palade, 1c, 39010 Cermes BZ

7 giardini ispirati alla campagna inglese, ognuno dedicato a stati dell’anima:  Fiducia, Emozioni, Coraggio, Cuore e Amore, Espressione, Intuizione, Coscienza. 2 ettari da percorrere in silenzio, nella meditazione, godendosi anche installazioni artistiche temporanee e il bellissimo labirinto. E poi la magia. Perché Kränzelhof è anche azienda vinicola: 15 vitigni tra cui alcuni resistenti, 40.000 bottiglie annue che seguono lavorazioni bio e sostenibili. Fatevi accompagnare nella degustazione e poi concedetevi una pausa riconfortante nel bistrot Culinaria o nel ristorante Mill, entrambi all’interno del giardino.

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