Le casarecce di San Martino: mare e monti con castagne flambé

La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor dei vini
l’anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.

[San Martino, Giosuè Carducci]

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Sale la nebbia. Come tempesta, vento, urla. Pioviggina di quel senso profondo che hanno le cose quando il vino le copre di uva e pioggia, e pioviggina di fumo, quel fumo spesso che avvolge tutto e tu non vedi più nulla eppure vedi tutto. Sale la nebbia, la senti sotto la lingua, ruvida tra le dita, salata eppure dolce, e sa di mare quando minaccia temporale. O quando minaccia neve. Sai, quell’aria gelida sul lungomare quando il rumore tace e il silenzio ti prende e ti stringe.

Sale, pioviggina di fischi, sono fischi del mare, sono fischi dell’uomo, e tu non riconosci più la fonte, non sai più se è il mare che sta urlando, o che forse ti sta sussurrando cose dolci. In fondo anche il mare sa essere buono. E poi tra gli occhi, una lacrima, e poi due e poi tre. È il vento? È forse il gelo? O qualche scaglia di neve? O forse sono quegli stormi di uccelli neri come la notte, come la notte nera, come la notte durante la tempesta. Scaglie di notte di tempesta, sul mare, in mezzo agli occhi, con un bicchiere di vino in mano, in un qualsiasi e breve e lungo giorno d’autunno…

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CASARECCE ALL’UOVO CON SALSICCIA, TOTANI E CASTAGNE FLAMBÉ AL GIN 

L’odore del mosto, la caccia, il profumo del mare. L’autunno nel pieno dei suoi contrasti, dei suoi colori, della sua luce e della sua tenebra. Giosuè Carducci compone San Martino nel 1883. Siamo avvolti nell’inquietudine della Maremma toscana e della sua marina, la pacatezza dello spiedo che scoppietta porta con sé la minaccia di uno stormo di uno uccelli, la minaccia del tempo che avanza inesorabile. Come nuvole nere, come il fumo denso che tutto avvolge.

Anche noi allora ci ritroviamo in quelle strette vie del borgo, sul far della sera, tra castagne autunnali flambé a ricordarci i fumi che scoppiettano. E poi i totani del mare, la salsiccia dello spiedo. E qualche ago di rosmarino, che ci riporta a terra, che forse ci ferisce, che forse ci rinfresca. Un piatto di casarecce che è una poesia, o forse una danza, o magari una tempesta delicata e violenta sul mare…

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Ingredienti per 4 persone

1 confezione di Casarecce all’uovo Luciana Mosconi; 2 totani puliti; 300 g di salsiccia naturale o al finocchio; 50 g di castagne bollite pronte all’uso; 1 peperoncino intero; 1/2 bicchiere di vino bianco; olio evo, sale e pepe q.b.; rosmarino fresco.

Preparazione

  • In una padella scaldate un cucchiaio di extravergine e insaporite le castagne ridotte a pezzetti con il peperoncino schiacciato, sale e pepe. Dopo qualche minuto, aggiungete i totani tagliati ad anelli, sfumate con il vino, aggiungete un mestolo di acqua e continuate la cottura per 8-10 minuti. Unite la salsiccia a pezzetti, un rametto di rosmarino e cuocete per altri 10 minuti. Togliete il peperoncino.
  • Buttate le casarecce in abbondante acqua bollente salata, scolatele al dente e finite la cottura in padella con totani e salsiccia. Aggiungete nel caso ancora un po’ di acqua di cottura.
  • Finite con un bel cucchiaio di extravergine e pepe nero.

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Prodotti

LUCIANA MOSCONI #lucianamosconiacasamia

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. elisabettapend ha detto:

    😍anche io oggi nel mio instagram ho citato una poesia a tema!!!😍🙌🏻la pasta è una meraviglia brava😋

    1. chiaracaprettini ha detto:

      Corro a vedere allora 🙂

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