RAFFALEO a Torino. Una giovane ristorazione dai sogni grandi

pasta alle cozze a torino

RAFFALEO…

Amo i nomi misti perché condensano in sé prima di tutto modi di dire e storie. 

E in fondo le storie personali di ognuno non sono proprio questo? Modi di dire e storie?

Soprannomi e aneddoti, racconti e tradizioni, vicende che nel corso degli anni diventano narrazione e poi mitologia. 

C’è mito nel Raffaleo.

Un giovane ristorante nel centro di Torino fatto di cose eccellenti e spontanee, vivaci e curiose, semplice e genuine. 

C’è una filosofia che arriva dalla consapevolezza della testimonianza: qui ognuno di loro – che siano gli chef o i capi sala – è testimone di una narrazione. 

E di storie dietro il ristorante dal nome composto ce ne sono tante: “Raffaleo” per esempio, ovvero Raffaele e Leonardo, i figli del proprietario. Oppure il Perù e la Sicilia, la Sardegna e l’Estremo Oriente.

Tanta tradizione, tanto studio e anche tanta ricerca permettono alla cucina dell’Executive chef Gerri Sottile, degli Chef Kevin Giovannetti e David Cabrera di farsi portavoce dell’idea di

cucina culturale come viaggio. Ovvero il rispetto del proprio mondo di partenza, la curiosità verso dove si vuole andare, originalità, invenzione, estro.

Mi piace di questo ristorante la capacità di raccogliere il meglio delle varie esperienze individuali e riunirle in un bel concerto armonico, dove si riconosce la mano di ognuno ma nello stesso tempo si apprezza l’unione, il concerto appunto. Ogni piatto “risuona” diversi mondi, e alla fine restituisce una bella esperienza, di movimento, di energia, di coerenza.

Apprezzo molto la cura nelle materie prime: un altissimo livello nella scelta degli ingredienti – locali e non -, compresa un’accurata selezione di vini del sommelier Andrea Mauro, sempre nell’ottica di far sentire il cliente ospitato, coccolato, in un viaggio sensoriale ed emotivo di sincera dolcezza.

Sapori di casa, ma anche sapori umami. Piatti semplici a fianco di piatti molto complessi. Vitello tonnato ma anche salsa huancaina. Deliziosa in sala la figura della mamma di Andrea, Rosa Maria Sottile, che con grazia ed elaganza accompagna gli ospiti nel viaggio.

Il segreto per apprezzare al meglio l’esperienza da Raffaleo? Farsi guidare, e concedersi anche di perdersi un po’. Come in ogni bel viaggio che si rispetti, in fondo…

Che cosa ho provato

  • IL CRUDO PIEMONTESE. Battuta a coltello di fassona piemontese, emulsione di tuorlo, burro di nocciole piemontesi IGP, chips di alga-nori, polvere di cappero
  • CEVICHE DEL RAFFALEO. Capesante, acqua di provola affumicata, leche de tigre, olio al basilico, chips di platano, cipolla di Tropea, pomodorini secchi (piatto eccellente, mi ha emozionato nella sua perfezione)
  • ER TACO. Sgombro shime saba lardellato, cialda di mais, salsa all’amatriciana, gel limone bruciato, sesamo
  • DALL’ORTO. Zucca Hokkaido stufata e patate, fonduta di castelmagno, olio alla salvia, semi di zucca, cialda di zucca loche peruviana, crema di zucca mantovana e curry
  • IL GAMBERO ROSSO. Tajarin home-made al nero di seppia, bisque di gambero rosso di Mazara del Vallo, bottarga di pomodori datterini, gel al limone e zenzero, tartare di gambero viola ligure (tartare di altissimo livello)
  • OLTRE OCEANO. Spaghetti trafilati al bronzo con cozze e vongole, emulsione di latte di cocco e citronella, estratto di mare, polvere di cozze, peperoncino
  • PLIIN. Raviolo del plin home-made ripieni di faraona all’orientale, il suo fondo, colatura di nduja, crumble di porro
  • ACQUA DOLCE. Anguilla hibachi, salsa pepitoria, patate con burro alga nori, prugna fermentata (anguilla perfetta nel gioco di consistenze e profumi)
  • VITAMINA. Carote arrosto, purè di tuorlo, mela verde, Parmigiano Reggiano 36 mesi, semi di zucca tostati, olio al sedano

Una nota di merito per l’ottima proposta veg! 

RAFFALEO
Via Piave 5/M, angolo via del Carmine, 10122, Torino
011 – 18925548
info.raffaleo@gmail.com

 

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