Tra i prodotti più conosciuti e apprezzati della cultura gastronomica spagnola, assaggiare la CECINA DE LEÓN significa entrare nelle tradizioni più antiche della cucina tradizionale iberica.
ll termine “Cecina” deriva dal latino siccus “secco”, ma secondo alcuni potrebbe anche derivare da celtico “ciercina”, ovvero “tramontana, vento”.
Il prodotto si definisce come “carne salata, magra ed essiccata all’aria, sole o fumo”.
La sua origine risale all’epoca romana. Il prodotto compare citato nelle pagine del Trattato dell’agronomo romano Lucio Columella del 4 a.C, ma furono i primi coloni del nord-ovest della Spagna prima dell’arrivo dell’Impero Romano, gli Asturi, che iniziarono a elaborare la stessa Cecina de León.
Selezionando i migliori quarti posteriori delle migliori razze bovine, si ottiene un prodotto di straordinaria eccellenza. Solo ingredienti naturali: la carne di manzo viene essiccata e affumicata adoperando legno di quercia; la stagionatura è di 12 mesi.
Simbolo delle usanze e della cultura gastronomica spagnola, consumata nel Rinascimento come cibo offerto a mulattieri e viaggiatori di passaggio sul Cammino di Santiago, il prodotto compare anche citato nel Don Chisciotte.
È una tradizione radicata, basata sulla salatura di una coscia di vacca nella maggior parte delle case di Astorga (Léon) tramandata di generazione in generazione, e per la quale in provincia è stata consacrata la Cecina de vaca de León come un prodotto unico con una propria autenticità.
Questo prodotto di qualità ha inoltre ottenuto nel 1994 il meritato nome di IDENTIFICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA Cecina de León, limitandone solo ed esclusivamente l’elaborazione a detta provincia.
Dal sapore straordinario, per degustarla al meglio servitela con un filo d’olio e accompagnatela con pan con tomate, asparagi bianchi e magari un bicchiere di Vermouth o un bel Tempranillo in pieno stile spagnolo.
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