Risale alla mitologia pagana e si è diffuso soprattutto nelle zone di lingua germanica: è il Krampus, un essere demoniaco che accompagna la figura folkloristica di San Nicola, di cui è servitore.
Questo essere, a metà fra il diavolo e l’uomo dei boschi, rappresenta le forze oscure della natura. Avulso dalla tradizione cristiana ma essendo sconfitto dal santo, il suo ruolo si innesta nella cultura apotropaica del superamento delle forze del male mediante la derisione dei valori, l’ironia della paura e la mostrificata personificazione della natura. A Dobbiaco, Caldaro e alti paesi in Trentino-Alto Adige, queste manifestazioni si svolgono la vigilia di San Nicola, il 5 dicembre, e sono festeggiate anche in Svizzera, in Friuli, nei territori ex-austro-ungarici e in Slovenia.
I KRAMPUS (dal bavarese krampn, ovvero “morto”, “putrefatto”, oppure dal termine kramp, che in lingua tedesca significa “artiglio”) sono demoni dalle sembianze mostruose e animalesche, spaventose, inquietanti, che si aggirano per le strade a seminare terrore. I loro volti sono coperti da terrificanti maschere diaboliche, sono ricoperti di abiti laceri, pellicce animali sporche e consunte. I Krampus si appostano per le vie dei paesi, spaventando con rumori di campanacci e corni.
L’origine di questa tradizione è attestata dal VI-VII secolo d.C., ma risale a un tempo pre-cristiano. Essendo legata al solstizio invernale, questa usanza si colloca tra le feste derivate dall’esorcizzazione della paura della carestia, della miseria, dell’oscurità del periodo più buio dell’anno.
Perché allora non dedicare un piatto ai Krampus?
Rendiamolo un po’ germanico, un piatto dei boschi: polenta e crauti al cumino in pieno stile altoatesino, costine alla paprica (non sembrano quasi artigli?!) e peperone Crusco. E come dimenticare l’aglio anti-streghe e demoni??
POLENTA CON CRAUTI AL CUMINO, COSTINE ALLA PAPRICA E OLIO ALL’AGLIO
Ingredienti per 4 persone
- 200 g di polenta istantanea
- 300 g di Costine Paprica e Rosmarino Eat Pink
- brodo di verdura (800 ml circa)
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 250 di crauti gia cotti
- 1 cucchiaio di cumino
- aromi freschi
- qualche noce di burro
- qualche peperone Crusco
- olio extravergine all’aglio, sale e pepe q.b.
Preparazione
- In un tegame portate a bollore il brodo di verdura, aggiungete un cucchiaio d’olio, un pizzico di sale e incorporate la polenta a pioggia. Mescolate bene con una frusta affinché non si formino dei grumi fino a che la polenta non raggiunge la consistenza desiderata.
- Versate la polenta in uno stampo precedentemente oliato e fate raffreddare (un paio d’ore circa).
- Preparate le costine secondo le indicazioni contenuti sul pacchetto (io le ho cotte dieci minuti a fiamma bassa in padella antiaderente sfumando con il vino).
- Nel frattempo in un recipiente mescolate i crauti con il cumino.
- Estraete la polenta dallo stampo e con un coppapasta rotondo ricavate quattro tortini.
- In una padella fate sciogliere il burro e scaldate i tortini qualche minuto girandoli da entrambi i lati insieme agli aromi.
- Componete i piatti: disponete prima la fetta di polenta, poi i crauti (potete aiutarvi con il coppapasta), poi due costine. Terminate con il peperone Crusco e un giro di extravergine all’aglio.
In abbinamento
Il suo nome, risalente a epoche lontane, deriva dalla tradizione della coltivazione della pianta d’olivo. Proprio qui, dove l’esperienza è tradizione, nasce l’olio extravergine di oliva D’Annata…
OLIO EXTRAVERGINE AROMATIZZATO ALL’AGLIO | D’ANNATA
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