Arriva direttamente dalla regione sub-himalayana dell’India, del Pakistan, del Bangladesh e dell’Afghanistan, e viene coltivata in tutta l’area subtropicale, equatoriale e tropicale del pianeta.
La MORINGA OLEIFERA è anche conosciuta come l'”albero miracoloso”. Praticamente tutta la pianta è commestibile e il contenuto proteico delle sue parti è completo: contengono infatti tutta la gamma di aminoacidi necessari per il fabbisogno proteico, caratteristica questa posseduta – alle conoscenze attuali – dalla sola Moringa. Per questo viene utilizzata da molte popolazioni per la cura di debolezza, malnutrizione e anche per l’alimentazione neonatale. Nello specifico: il contenuto di calcio è 17 volte maggiore del latte; quello di potassio 15 volte maggiore delle banane; quello di proteine 9 volte maggiore dello yogurt. Infine, il contenuto di Vitamina A è 10 volte maggiore delle carote; quello di ferro 25 volte maggiore degli spinaci e, complessivamente, possiede 92 nutrienti, 46 antiossidanti (il suo potere antiossidante è elevatissimo), 18 aminoacidi, 9 aminoacidi essenziali, omega 3,6,9 e vitamine. L’alto contenuto in proteine vegetali permette a chi segue una dieta vegana e vegetariana una totale integrazione di questi nutrienti. Inoltre, per la sua azione tonico-adattogena, è indicato nei periodi di stress e stanchezza (io l’ho assunto proprio in un periodo di stress fisico notevole, e ho sperimentato una maggiore forza e anche distensione).
Ho conosciuto la Moringa di ViviMoringa al Tisana di Lugano (un’interessantissima fiera del benessere e alimentazione naturale che vi consiglio caldamente. Ogni anno si scoprono prodotti unici: il prossimo appuntamento sarà a novembre, dal 24 al 26 a Malpensa Fiere).
ViviMoringa è un progetto di Earth Mother (agricoltura biologica nel pieno rispetto degli standard ambientali), e le piantagioni di Moringa sono situate in Repubblica Dominicana, il cui clima unitamente al terreno secco e sabbioso rappresentano l’ambiente ideale per coltivare la pianta.
Come si ottiene? La Moringa viene essiccata e poi importata in Italia in purezza, e qui si procede alla trasformazione in capsule. Il prodotto che si ottiene è certificato “filiera garantita”, il che significa che si garantisce e documenta la tracciabilità della materia prima, unitamente alle tecniche di lavorazione e la trasformazione in prodotto finito. Fondamentale quindi, per sapere non solo che cosa assumiamo, ma anche che ciò che assumiamo risponde a princìpi di etica e sostenibilità. Ricordiamoci sempre che fare del bene a noi stessi non può passare se non attraverso un fare del bene all’ambiente: in fondo, se ci pensiamo, facciamo tutti parte dello stesso (miracoloso) ecosistema.
La dose giornaliera raccomandata è di 700 mg (tra foglie e semi), e l’assunzione è di 1-2 capsule al giorno. Che possiamo prendere con un bicchiere d’acqua o, come vi propongo io, private della capsula all’interno dei vostri piatti, purché NON li cuociate (altrimenti ne distruggete le proprietà!).
Io vi consiglio: una capsula al mattino all’interno di una bella tazza di muesli, e un’altra capsula durante il giorno sulle verdure già cotte consumate a temperatura ambiente o, per esempio, su un’insalata di riso o di pasta. Come in questi piatti: FAGIOLINI INSAPORITI CON AGLIO E OLIO e un’INSALATA DI FARRO CON LUPINI, ZENZERO, SEMI DI GIRASOLE. Abbinate la Moringa ai legumi e ai semi oleosi: otterrete un cibo sano, estremamente energetico, ricco di proteine vegetali, dall’alto potere saziante e, non in ultimo, dal sapore estremamente confortante. Non dimentichiamo che per stare bene dobbiamo mangiare sano e bene, e bene è sinonimo di appagamento e quindi felicità.
Prodotti
VIVIMORINGA. Scoprite sul loro sito tutta la gamma di integratori con Moringa oleifera, pensati, per esempio, per la protezione di unghie e capelli, la menopausa o l’allattamento. Se volete conoscere di persona la squadra di ViviMoringa, andate a trovarli al Sana di Bologna i prossimi 8-11 settembre. #oralosai #vivimoringa
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