La creatività è contagiosa. Trasmettila.
[Albert Einstein]
Oggi parliamo di pubblicità, ma non una pubblicità qualsiasi: la pubblicità d’epoca, a quegli esordi della comunicazione pubblicitaria che sulla fine dell’800 diede vita a una nuova forma d’arte. Come tutti sanno la pubblicità ha origini molto antiche, a quando cioè era un contrassegno esposto fuori dalle botteghe artigiane dell’antichità classica in forma di marchio ante litteram.
È poi nel Medioevo che con le prime insegne, con gli stendardi, i gonfaloni, gli stemmi, si andavano a identificare non solo le botteghe ma anche le officine e le confraternite. Ma la grande svolta e, possiamo ben dirlo, la nascita della pubblicità in chiave moderna, risale alle straordinarie invenzioni degli artisti d’affiches, che nella seconda metà dell’Ottocento apportarono a una semplice comunicazione ‘di richiamo’ un tocco fortemente artistico. Quella nuova forma d’arte venne definita réclame, richiamo, appunto, e aveva lo scopo di attirare l’attenzione in modo estetico, artistico e poetico su un prodotto che finiva per essere inglobato nell’ornamento, sulle orme della forma retorica della captatio benevolentiae ma aggiungendo la suggestione visiva. È poi con l’avvento in Europa della Pop Art americana che la pubblicità assume connotati più autonomi rispetto alle arti applicate e a ritagliarsi un profilo di maggiore impatto visivo e di una più circostanziata autonomia comunicativa.
Celebriamo così la poesia della pubblicità francese che, tra fine ‘800 e primo ‘900, ha segnato uno stile, un’epoca e ha identificato un linguaggio che ancora oggi crea stupore. Partiamo da una tovaglia, e poi scegliamo come ingredienti il grano sarrasin e il Roquefort, due capisaldi delle radici storiche della cucina e della cultura francese.
SPAGHETTI DI GRANO SARACENO AL ROQUEFORT E CREMA DI ASPARAGI GRIGLIATI. Piatto vegetariano e senza glutine
Il grano saraceno mi evoca sempre le crêpes bretoni assaggiate per la prima volta a Saint-Malo. Il profumo era inconfondibile, un mix perfetto tra grano saraceno e Roquefort, e quelle noci croccanti e saporite. E allora ecco gli stessi sapori in questa pasta, resa ancora più cremosa e delicata da una crema di asparagi grigliati.
Bon voyage!
Ingredienti per 3-4 persone
200 g di spaghetti al grano saraceno Felicia; 80 g di Roquefort; 3 cucchiai di latte intero o panna fresca; una ventina di asparagi selvatici; 20 g di noci e nocciole; olio evo, sale e pepe q.b.; fiori eduli e pepe rosa per decorare.
Preparazione
- Preparate gli asparagi: puliteli e privateli della parte dura del gambo, sbollentateli per qualche minuto. Trasferiteli in un piatto e conditeli con un filo di extravergine, un cucchiaio di senape, sale e pepe. Scaldate la piastra e scaldate gli asparagi per una decina di minuti a fiamma bassa girandoli di tanto in tanto.
- Scaldate l’acqua per la pasta.
- Tagliate gli asparagi a pezzi (punte e gambi), trasferiteli in una ciotola, aggiungete un cucchiaio di extravergine, un paio di cucchiai di acqua di cottura, pepe, qualche noce e nocciola sbriciolata e riduce tutto in crema con un frullatore a immersione.
- In una padella sciogliete il Roquefort a fiamma bassa insieme alla panna. Tenetene da parte qualche cucchiaio per la decorazione. Aggiungete la crema di asparagi, mescolate bene e tenete da parte.
- Cuocete gli spaghetti per 8 minuti, scolateli al dente e finite la cottura in padella.
- Sbriciolate le restanti noci e nocciole e tostatele per un minuto.
- Servite gli spaghetti con il Roquefort tenuto da parte, noci, nocciole e finite con i fiori eduli e del pepe rosa sbriciolato.
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